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Holy Rosita è il lungometraggio vincitore della 42ma edizione del Tff

TORINO (30 novembre 2024) – “Il mio amore per gli emarginati è la ragione principale per cui voglio raccontare storie e fare film. Voglio dare luce a contesti e persone che troppo spesso rimangono nell’ombra e che il cittadino medio giudica senza sapere davvero cosa si cela dietro“.

di Sara Panarella

La frase è di Wannes Destoop, regista belga, vincitore della 42ma edizione del Torino Film Festival, che continua: “Con Holy Rosita, ho voluto raccontare una storia commovente e piena di speranza, una storia di madri e figli, di anime vulnerabili, etichettate come emarginati dalla società, ma che hanno comunque diritto alla felicità“. Il film racconta il forte desiderio della maternità, ostacolato dalla famiglia e dalla società, di una giovane donna belga, Rosita (Daphne Agten), con un importante problema di sovrappeso.

Holy Rosita è stato sviluppato insieme a Torino Film Lab, il laboratorio audiovisivo organizzato dal Museo Nazionale del Cinema, che porta avanti da 17 anni un importante lavoro di ricerca e formazione di talenti di tutto il mondo, sviluppo e finanziamento per film e serie tv internazionali. Ad oggi sono 220 i titoli – tra film e serie tv – che hanno visto la realizzazione.

Ecco tutti i vincitori scelti dalla giuria presieduta da Margaret Mazzantini (Italia) e composta da Milcho Manchevski (Macedonia), Anne Parillaud (Francia), Giovanni Spagnoletti (Italia) e Krzysztof Zanussi (Polonia):

Premio per il miglior film (20.000 euro) a: HOLY ROSITA di Wannes Destoop

  • Premio speciale della Giuria IWONDERFULL (7.000 euro) a: VENA di Chiara Fleischhacker
  • Premio per la miglior sceneggiatura a: L’AIGUILLE di Abdelhamid Bouchnack
  • Premio per la migliore interpretazione 1: Flora Ofelia Hofmann Lindahl, Christine Albeck Børge, Karen-Lise Mynster in MADAME IDA
  • Premio per la migliore interpretazione 2: River Gallo in PONYBOI
  • Menzione a DISSIDENT di Stanislav Gurenko e Andrii Al’ferov
  • La giuria del Concorso Documentari, assegna i premi:

Per i documentari, la giuria presieduta da Roberta Torre (Italia) e composta da KD Davison (Stati Uniti) e Federico Gironi (Italia) ha premiato:

  • il miglior film (10.000 euro) è andato a: Le retour du projectionniste di Orkhan Aghazadeh
  • Premio speciale della Giuria ex aequo a: I’m not everything I want to be di Klára Tasovská e The brink of dreams di Ayman El Amir, Nada Riyadh
  • Menzione a Higher than acidic clouds di Ali Asgari

Per i cortometraggi invece la giuria presieduta da Michela Cescon (Italia) e composta da Darko Perić (Serbia) e Nicola Nocella (Italia), ha scelto Walk in di Haneol Park come miglior film, il premio speciale della giuria va a Fire drill di Maximilian Villwock e menzione a Someone’s trying to get in di Colin Nixon

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Last modified: Novembre 30, 2024
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